Paolo De Ioanna era un rappresentante di quella straordinaria categoria di "civil servants" che sono stati e sono tuttora, nonostante il degrado della vita pubblica, molti degli alti funzionari della Camera e del Senato: colti, riservati, consapevoli della pluralità delle posizioni politiche, rispettosi delle ragioni di tutti gli interlocutori, attenti a evitare che i propri orientamenti interferissero con il loro lavoro quotidiano, portatori - come avrebbe detto Giovanni Spadolini - di "una certa idea dell'Italia". I suoi interventi, quando partecipava ai dibattiti della Fondazione La Malfa, erano preziosi. Ci mancherà molto.
Mi unisco al cordoglio dei tanti suoi amici ed estimatori
Giorgio La Malfa
Professore ordinario di Politica economica all'Università di Catania dal 1980, in aspettativa per mandato ...