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epa04848884 Mario Draghi, President of the European Central Bank (ECB), speaks during a press conference following a meeting of the bank's 25-head governing council in the ECB headquarters in Frankfurt Main, Germany, 16 July 2015. With the ECB having already said 16 July 2015 that it left its benchmark refinancing rate on hold at an historic low of 0.05 per cent, ECB has decided to boost emergency aid  - namely the Emergency Liquidity Assistance (ELA) scheme - to Greece's crisis-hit banks after the parliament in Athens agreed overnight to a round of tough reforms.  EPA/ARNE DEDERT

Helicopter money? Tutto per non fare la cosa giusta: gli investimenti pubblici

di Alberto Bagnai
Fatto Quotidiano, 27 aprile 2016

Nella lontana Liberopoli la criminalita e in crescita. I cittadini sono impensieriti, i sondaggi danno it governo in calo di consensi.Ii premier corre ai ripari con una proposta innovative, l’helicopter policeman: squadre di agenti di polizia verranno caricate su elicotterie paracadutate a spaglio sul territorio, col compito di in carcerare la prima persona che incontrano. I cittadini esultano: finalmente un governo che fa qualcosa! Quest’ultima frase, lo so, l’ avete gia sentita (e forse anche detta). Passata l’euforia però ci si comincia a chiedere: perche mai uno Stato, che legittimamente esercita il monopolio della forza, dovrebbe fame un uso cosi inefficiente? Gil onesti sono la maggioranza, altrimenti al governo il loro consenso non interesserebbe. Mandando agenti ad arrestare persone a caso, gli errori giudiziari fiocceherebbero, aggiungendo al senso di insicurezza quello di ingiustizia. Non sarebbe meglio concentrare gli agenti in squadre che, utilizzando tutti i poteri 

dello Stato (quello di intercettare i cittadini sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, quello di fermare e interrogare sospetti, ecc), effettuassero indagini e arresti mirati? La rinuncia a esercitare il monopolio della forza non porta a uno Stato più sicuro: portano uno Stato autoritario. 

FINE DELLA METAFORA, inizio delle dolenti note. Ci dicono che, per risolvere i problemii di un’economia cronicamente anemica, la Bee, anzichè insistere con il Quantitative Easing(QE), dovrebbe far decollare l’elicottero monetario: finiamola,si dice, di acquistare titoli dalle banche, che poi si tengono i soIdi invece di prestarli! Meglio paracadutare un assegno in ogni famiglia: saremmo così certi che la moneta finisca in nano ai cittadini, rianimando l’economia_ Non mancano gli entusiasti, soprattutto nella sinistra “dei diritti”, cronicamente incapace di andare oltre analisi sentimentali. “Banca brutta, popolo bello”: se il QE per le banche è cattivo, quello for people sarà buono. Volendo usare la testa, dovremmo chiederci: perchè mai lo Stato, che esercita il rnonopolio dell’emissione monetaria, dovrebbe farne un uso così inefficiente? Perchè disperdere moneta nei mille rivoli di spesucce per consumi, quando si potrebbero finanziare investimenti pubblici, tanto necessari in un paese che letteralmente cade a pezzi (da Pompei al Polcevera)? l’elicottero monetario non e solo ingiusto (rischia di dare a chi già ha), ma anche inefficiente. Peraltro,molti di noi, se ricevessero un assegno, oggi lo terrebbero da parte per ripianare debiti o pagare imposte. Altro che rianimare l’economia. ll motivo di questa proposta inefficace e demagogica e semplice: dare ai cittadini una mancia, anzichè un lavoro, aiuta a sedare il dissenso, senza alterare i rapporti di forza fra lavoro e capitale. 

Il capitale preferisce che lo Stato dia ai disoccupati una mancia anzichè un lavoro, perche Ia disoccupazione aiuta a contenere i salari, e quindi a espandere i profitti. Coopera al progetto la Banca centrale, che per proteggere it capitale ostacola politiche keynesiane di difesa dell’occupazione, negando il finanziamento della spesa pubblica con moneta. Fratianni e Spinelli, nella loro Storia monetaria ricordano che ii finanziamento monetario ha coperto in media la meta del deficit pubblico per oltre un secolo. Se l’economia cresce, dovrà crescere la massa monetaria, e allora perchè non immetterla nel sistema anche finanziando, quando occorrono, investimenti pubblici? Ma dal 1992 ciò è illegale senza se e senza ma, grazie al Trattato di Maastricht. Con esso gli Stati cedono la gestione della moneta a burocrati non eletti, che possono influenzare la distribuzione del reddito, materia politica per eccellenza, senza rispondere a nessuno, e se ne vantano. Applicando una presunzione di colpevolezza tornata in voga, si diceva che i politici avrebbero usato la moneta per fare spese clientelari, generando inflazione. In questo modo è stato facile convincere il popolo a tagliarsi la sovranità monetaria per far dispetto alla politica. 

ORA SAPPIAMO che stampare moneta non crea inflazione: it fallimento di Draghi lo dimostra. L’inflazione si controlla sul mercato del lavoro. impedire allo Stato di finanziare politiche espansive, battendo moneta se occorre, trasforma ogni crisi in an arretramento irreversibile dei diritti dei lavoratori. La rinuncia dello Stato al monopolio dell’emissione di moneta non porta a un’economia più sana: porta a una distribuzione del reddito più iniqua, e quindi, necessarianiente, a uno Stato più autoritario, se non altro perchè affida decisioni politiche a burocrati non eletti. I politici non volevano certo Maastricht per moralizzare se stessi: volevano solo avere le mani più libere nell’aggredire it diritto al lavoro. A missione compiuta arriva l’elicottero monetario, la cui utilità è puramente retorica: presentare il nemico politico delle nostre costituzioni socialdemocratiche, cioè la Banca centrale indipendente, come un moderno Robin Hood. Per motivi che mi sfuggono, erogare una mancia sembra infatti meno clientelare che finanziare investimenti. Forse perchè la si chiama QE for people? Ma questo problema può essere risolto: chiamiamo QE for State la monetizzazione del deficit pubblico e riprendiamo a farla, come si è sernpre fatto, tranne nell’infausta parentesi della nostra storia iniziata con Maastricht, it trattato che, nell’interesse di pochi, ha condannato un continente alla depressione economica. 

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