Raffaello travolto dai Galati
di Claudia La Malfa
Il Sole 24 Ore, 14 gennaio 2020
A Roma, tra l’agosto e il settembre 1514, nel corsi di lavori in un convento di suore vicino a Sant’Ignazionella zona di Campo Marzio, viene alla luce un gruppo di statue che raffigurano soldati per lo più nudi, alcuni morti, altri feriti, alri ancora in atteggiamento di combattimento.
Si tratta di un ritrovamento di importanta pari a quella del Laocoonte nel 1506. Queste figure, poco più piccole del naturale, affascinano collezionisti, letterati e artisti. Ritenute al tempo immagini degli Orazi e Curiazi, sono oggi identificate come copie romane (I a.C oppure II d.C) di statue bronzee dei Galati sconfitti dagli Attalidi di Pergamo originariamente poste nel Piccolo Donario dell’Acropoli di Atene.
Sette di queste statue vennero collocate nel settembre 1514 da Alfonsina Orsini nel palazzo romano (l’attuale Palazzo Madama) in cui la donna risiede grazie all’ospitalità del cognato, Papa Leone X.