La Bce si è attenuta alle previsioni della vigilia: preso atto che i prezzi stanno rallentando mese dopo mese, pur dichiarando che l’inflazione è ancora alta e pericolosa, ha comunicato di aver deciso di fermare l’aumento dei tassi d’interesse. Era ora dopo dieci aumenti consecutivi. In realtà, se la Bce non interpretasse nel modo più rigido e conservatore il suo mandato e non considerasse come suo unico compito la lotta contro l’inflazione, di fronte a una evidente frenata delle economie dell’area dell’euro e della stessa Germania, essa avrebbe dovuto cominciare a discutere di una riduzione di tassi d’interesse per sostenere la domanda. […]