Un tempo le banche centrali avevano l’abitudine di parlare raramente in pubblico. Era quasi una regola comportamentale quella di limitarsi all’annuncio di specifiche decisioni di politica monetaria, come le variazioni dei tassi di sconto, o di prendere la parola solo in certe occasioni canoniche. Da noi una di queste era l’assemblea annuale di fine maggio della Banca d’Italia. Chi ha avuto esperienza delle vicende italiane del tempo in cui ancora esisteva la lira ricorda la spasmodica attesa che circondava la lettura delle Considerazioni finali con cui il Governatore della Banca d’Italia concludeva l’assemblea e lo sforzo di evincere da quelle parole quali sarebbero stati gli orientamenti della politica monetaria nei mesi a venire […]