di Massimo Colaiacomo
Repubblica Roma, 12 aprile 2022
« In qualunque momento della vita mi troverai vicina e, se le circostanze lo richiederanno, pronta a difenderti fino alla morte ».
Sono parole di Serna e incrollabile determinazione, di un amore tenero e devoto quelle scritte da Ines Berlinguer al marito Stefano Siglienti, incarcerato dalla polizia tedesca nel novembre del ’43, a Roma, e trattenuto per qualche tempo nella famigerata prigione di via Tasso, prima di essere trasferito al sesto braccio di Regina Coeli.
L’accusa era di cospirazione contro il regime, di diffusione clandestina del giornale Italia Libera, organo del Partito d’Azione di cui Siglienti era l’ispiratore e il regista nella […]