minibot-20190613123426

Perché i Minibot non risolvono alcun problema dell’Italia

di Giorgio La Malfa
Il Mattino, 13 giugno 2019

Cari amici,

se i minibot sono un modo per saldare i debiti della pubblica amministrazione, come ci hanno detto Salvini e Di Maio, allora costituiscono un cattivo servizio dello Stato nei confronti dei propri creditori perché a) invece di pagare con denaro contante, lo Stato pretenderebbe di pagare con un titolo di credito; b) perché sarebbe un titolo di credito inferiore di qualità rispetto ai titoli di Stato con cui lo Stato potrebbe decidere di pagare i propri creditori perché non avrebbe interessi e non avrebbe scadenza.

Dunque i minibot sarebbero un cattivo servizio dello Stato. Questo andrebbe fatto rimarcare con chiarezza in Parlamento e fuori. In realtà il solo senso della loro emissione sarebbe quello di abituare i cittadini a usarli come una moneta alternativa. In questo caso la loro emissione è una sostanziale violazione del Trattato di Maastricht, anche se formalmente potrebbe non esserlo.. Il vero obiettivo sarebbe quello di preparare un’uscita dall’euro.

La domanda legittima che le opposizioni in Parlamento dovrebbero fare con forza è se il Governo ha deciso di portare l’Italia fuori dall’euro e non lo dice. Bisogna costringere la maggioranza e il Governo a una affermazione che non si presti a dubbi sulle sue intenzioni circa la moneta unica.
Ma perché le opposizioni sono così afone?

Molto cordialmente

Giorgio La Malfa

I Minibot non sono un modo per dare finalmente una risposta ai ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione, come falsamente è stato affermato dai loro sostenitori per dar loro (e ai loro proponenti) una patina di credibilità.

Se la Pubblica Amministrazione vuole pagare tempestivamente i suoi debiti, tira fuori dei soldi costanti e li trasferisce ai suoi creditori. Se non li ha in cassa va sul mercato, emette un titolo di stato, raccoglie i soldi necessari e paga i suoi debiti […]

Leggi l’articolo completo in allegato

 

guarda anche