di Giorgio La Malfa
Il Mattino, 1 giugno 2021
Cari amici,
le Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia di quest’anno descrivono tutte le potenzialità di ripresa che vi sono oggi per l’Italia: il quadro economico internazionale favorevole, le politiche monetarie espansive delle banche centrali, la decisione europea di sostenere con il Next Generation EU i paesi membri nella ricostruzione postpandemica. Ma lasciano aperto il giudizio sulla possibilità che il Paese riesca a sfruttare pienamente questa occasione. La Banca d’Italia sa che questo dipende dalla durata del governo Draghi e dal sostegno che esso riceverà dalle forze politiche.
Non ci sono né moniti, né appelli, a differenza di quello che avveniva un tempo: la Banca d’Italia sembra dire che tutto è chiaro. Se vi sarà consapevolezza dei nostri problemi, le risposte saranno adeguate.
Personalmente penso che il governo Draghi debba proseguire almeno fino alla scadenza della legislatura, ma, se avrà fatto bene, dovrà prolungarsi anche nella prossima. In fondo il suo arco “naturale” di vita è il PNRR che esso ha presentato e che ora è impegnato a realizzare, sia nei singoli progetti che nelle complessive riforme di sistema. Chi altro può riuscire in un obiettivo così complesso e ambizioso?
Molto cordialmente
Giorgio La Malfa