di Giorgio la Malfa
Il Mattino, 22 maggio 2021
Cari amici,
gli “esperti” scoprono che il problema del Recovery italiano è che la realizzazione delle opere è affidata a troppe “stazioni appaltanti”. Scoprono anche che comporre una “cabina di regia” in queste condizioni è molto difficile. Forse se lo scoprivano quando il governo Conte muoveva i primi passi nel definire come procedere dopo la decisione europea di lanciare il Next Generation EU, il loro contributo sarebbe stato più utile.
Temo che il tempo perduto e gli errori commessi non possano essere recuperati, neppure da un governo serio e autorevole come è il governo Draghi. Ma auguriamoci invece che il governo riesca a rimettere ion carreggiata il piano.
Molto cordialmente
Giorgio La Malfa