Lettera da Washington
di Franklin
La caduta di Kabul, come quella di Saigon del 1975, è l’espressione della precarietà dell’idea che la democrazia si possa inoculare come un vaccino, disponendo di mezzi adeguati. Di questa storia dolorosa e umiliante, resterà nella memoria l’immagine delle bombe che piovevano dall’alto, delle artiglierie che colpivano da lontano e del brutale corpo a corpo tra le milizie delle democrazie e quella dei talebani. E poi le altre immagini, che non avremmo voluto più vedere, ancora più disperate, della gente di quel paese aggrappata al carrello di velivoli al decollo, proprio come nel ’75. Gli aerei sono più grandi e la salvezza è […]
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