di Giorgio La Malfa
Il Mattino, 1 agosto 2022
Cari amici,
nell’ultima parte di questo articolo apparso stamane sul Mattino ricordo che vi è una differenza essenziale fra la reazione europea alle crisi degli anni 2008-2010 e quella successiva alla pandemia. Allora l’Europa chiedeva e pretendeva l’austerità; oggi ha aiutato i Paesi a sostenere le loro economie ed ha varato il Next Generation EU.
C’è una conclusione politica che non ho tratto nell’articolo ed è che chi considera già perse queste elezioni lo fa perché si affida ai sondaggi che, secondo me non colgono lo stato d’animo verso l’Europa. Nel 2018 gli elettori hanno premiato, ben aldilà dei sondaggi, chi dichiarava che “andava a battere i pugni sul tavolo di Bruxelles” o che voleva avvicinare l’Italia alla Russia o alla Cina.
Oggi secondo me gli eredi di quelle posizioni non prenderanno gli stessi voti. Bisogna solo spiegare che il centrodestra è l’espressione di quelle posizioni. Serve una campagna elettorale coraggiosa che metta sul tavolo dei temi veri e importanti per il nostro futuro.
In due occasioni, nel 2006 e nel 2018, l’esito è stato largamente inatteso. Nel 2006 tutti pensavano che il centrosinistra avesse un margine larghissimo a suo favore. Fini sostanzialmente alla pari. Nel 2018 nessuno aveva previsto la misura del successo di 5 Stelle e Lega.
Sono persuaso che il 2022 può riservare le stesse sorprese. Spero che Letta e Calenda facciano l’accordo e che poi si cominci a parlare di politica.
Giorgio La Malfa