Siamo pronti a discutere la perdita della Crimea – Zelensky dixit. La NATO: non riconosceremo mai una Crimea russa. Macron: Non sta alla NATO decidere. Scholz: silenzio. Governo italiano: una proposta di pace che sulla Crimea prende tempo. Non è ancora stagione di negoziati e la Crimea resta comunque saldamente sotto controllo russo e in ogni caso è solo uno dei numerosi aspetti di un possibile compromesso. Ma la cacofonia sul destino della Crimea è solo uno dei fattori rivelatori di quanto l’Unione europea abbia finora rinunciato a un ruolo diplomatico propositivo, esitando a lanciare una piattaforma di dialogo strutturale. Eppure, il suo prendere parte al conflitto al fianco dell’Ucraina e l’appartenenza di tanti paesi UE alla NATO, non sarebbero di per sé condizioni incompatibili con il farsi portavoce di un processo negoziale e con la declinazione di alcune condizioni preliminari.
Continua a leggere: http://www.ilcommentopolitico.net