storia e mission
La Fondazione Ugo La Malfa è stata costituita il 18 aprile del 2001. Essa fa seguito, nella sua attività, all’Istituto Ugo La Malfa, fondato nel 1980 per volontà degli eredi e di un gruppo di amici dello statista, fra i quali Francesco Cingano, Enrico Cuccia, Giovanni Spadolini e Leo Valiani.
Nel 2012 la Fondazione Ugo La Malfa ha acquisito lo status di Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale), in ragione della sua attività culturale senza scopo di lucro finalizzata ad approfondire temi e problemi di attualità economica e politica nazionale e internazionale.
La Fondazione Ugo La Malfa è socio dell’AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura italiane.
Il nucleo originario della Fondazione è costituito dal Fondo librario e dalle carte appartenenti a Ugo La Malfa, intorno ai quali si è progressivamente ampliato il patrimonio archivistico e si sono strutturate le attività di ricerca e pubblicazione.
le principali finalità
curare la raccolta, la pubblicazione e la digitalizzazione degli scritti di Ugo La Malfa e della documentazione relativa alla sua azione politica e di governo;
organizzare e promuovere attività formative extrascolastiche per gli studenti e di aggiornamento per i docenti, nonché seminari per giovani e adulti finalizzati alla conoscenza e all’approfondimento della storia e dell’attualità politiche ed economiche del nostro Paese, delle sue istituzioni repubblicane e della sua cultura;
bandire periodicamente borse di studio per la realizzazione di studi e ricerche in ambito storico e politico-economico.
La Biblioteca e l’Archivio sono aperti al pubblico, cataloghi e inventari sono consultabili online
La Biblioteca raccoglie circa 30.000 volumi di storia, economia e storia del pensiero politico. Nelle raccolte figurano numerose prime edizioni. L’Emeroteca conserva periodici rari, quotidiani politici e riviste.
Il patrimonio dell’Archivio comprende il Fondo Ugo La Malfa, costituito da volumi e carte private, preziosa testimonianza della storia italiana del secondo dopoguerra; il Fondo del Pri e i Fondi privati, il cui numero è aumentato negli anni in seguito a donazioni e acquisizioni successive.