(Corriere della Sera) – A una prima impressione, Giovanni Spadolini, di cui ricorrono in questi giorni i cento anni dalla nascita, appariva il prototipo dell’intellettuale puro: una precoce carriera universitaria, una vastissima produzione di libri e articoli scientifici, una conoscenza storica impressionante dal Risorgimento ai giorni nostri. Difficile immaginare che potesse avere anche qualità amministrative e organizzative.
Io ebbi modo di conoscerlo dal 1972 in avanti, quando fummo ambedue eletti in Parlamento nelle liste del Pri: Spadolini in un collegio senatoriale di Milano, io alla Camera in Piemonte. Poiché vivevo a Milano, prima di trasferirmi nel 1973 a Torino, prendemmo l’abitudine di viaggiare insieme fra Milano e Roma per andare in Parlamento […]