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Sergio Ammirata, novanta anni d’amore per il teatro

Il 7 gennaio scorso, il Maestro Sergio Ammirata ha compiuto novanta anni e per l’occasione, attori e tecnici della sua storica Compagnia “La Plautina” hanno organizzato una festa nel foyer del suo Teatro Anfitrione a San Saba, dov’era in scena con “Dolcissima Amapola”, commedia liberamente tratta da La Rigenerazione di Italo Svevo.

Sergio Ammirata lasciò giovanissimo Palermo insieme a Lando Buzzanca per andare in quella Roma del dopoguerra e del miracolo economico i cui fermenti culturali sono ben descritti da Sandra Petrignani in Addio a Roma, dove – non a caso – viene citato un famoso aforisma di Ennio Flaiano: “Coraggio, il meglio è passato”.

Frequenta così l’Accademia Sharoff, fondata nel 1946, la prima a praticare il “metodo Stanislavsky”. Tra gli allievi più conosciuti Carmelo Bene, Lina Wertmuller, Franca Valeri, Riccardo Cucciolla per non parlare di Sergio Ammirata e Lando Buzzanca che ne divenne Presidente. Negli USA, il metodo Stanislavsky ha formato artisti del calibro di Robert De Niro, Al Pacino, Marlon Brando, Steve McQueen, solo per citarne alcuni.

Esordisce nel 1959 in un film di Pietro Germi, proseguendo la sua carriera cinematografica con E. De Filippo, Festa Campanile, Di Leo ed in televisione con Leto, Majano, Landi.

Il teatro però è il suo luogo d’elezione.

Nel 1965 inizia la cinquantennale, fortunata stagione estiva all’Anfiteatro Quercia del Tasso al Gianicolo, da alcuni anni interdetto agli spettacoli, dopo essere stato per secoli luogo di iniziative culturali e di partecipazione popolare.

Nel 1976 rileva alcuni locali nel quartiere Balduina, istituendo il Teatro Anfitrione che nel 1983 si trasferisce a San Saba rilevando il Cinema Rubino.

Nel 1977 incontra Patrizia Parisi con la quale dà vita ad un sodalizio artistico e coniugale di gran successo, sino al 2017 quando Patrizia è venuta a mancare.

Da Plauto a Goldoni, Machiavelli, Cechov, Molière, Pirandello e molti altri, Sergio Ammirata – con lo pseudonimo di Sante Stern – ha liberamente tratto in chiave comica un numero imprecisato di commedie che ha interpretato insieme a centinaia e centinaia di attori d’estate all’Anfiteatro Quercia del Tasso e d’inverno al Teatro Anfitrione e dopo la chiusura della Quercia del Tasso, sempre d’estate, prima a Villa Lais e negli ultimi anni nei giardini della Basilica di San Saba.

La scuola di recitazione che dirige da decenni ha formato un numero imprecisato di attori e come Direttore Artistico dell’Anfitrione, ogni anno ospita in cartellone spettacoli e compagnie che alimentano non poco la grande tradizione del teatro a Roma.

Il tutto con grande sforzo organizzativo e dispendio di risorse, non godendo di particolari forme di contributi.

Martedì 21 gennaio, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, l’Amministrazione Comunale – rappresentata dal Presidente dell’Assemblea Svetlana Celli e dal Consigliere Yuri Trombetti – gli ha conferito una medaglia d’oro per il suo contributo all’attività culturale della Capitale.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti, direttamente o tramite messaggi, alcuni attori ed attrici che hanno condiviso con Sergio Ammirata tante stagioni sia alla Quercia del Tasso che all’Anfitrione. Citiamo a tal proposito tra gli altri: Enrico Pozzi, Patrizia Caligiore, Giovanni Antonucci, Lucia Modugno, Giorgio Giacomin, Annachiara Mantovani, Mario Fiore, Renata Zamengo. È intervenuto anche Alberto Giacopello che ha partecipato con Sergio Ammirata a Il Persiano di Plauto, nella prima (1965) delle cinquanta stagioni tenute alla Quercia del Tasso.

Commozione, affetto, riconoscenza a quanti con il loro amore per il teatro hanno generato e generano tanta bellezza, tanto più preziosa oggi dati i tempi che ci è dato vivere.


Maurizio Troiani, nato a Roma nel 1949, studia Scienze Politiche all’università La Sapienza di Roma. Si iscrive nel 1971 alla Federazione Giovanile Repubblicana e in seguito al PRI. Entrato a far parte dell’Ufficio Stampa della FLM (Federazione Lavoratori Metalmeccanici), passa poi alla UIL, dove si occupa di tematiche riguardanti l’organizzazione del lavoro. Nel 1983 entra in CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), dove segue le tematiche riguardanti l’artigianato e la piccola impresa, dirigendo alcune strutture nazionali. Lasciata l’attività lavorativa nel 2009, assume incarichi di consulente nel settore delle relazioni istituzionali con alcune associazioni di categoria.

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