(La Repubblica) – Anche quelli che non lo amavano – e non erano pochi – dovevano riconoscerne bon gré mal gré lo spessore personale. Bruno Visentini lo definiva “un vanesio di qualità”, dove non era chiaro se fosse maggiore il fastidio per la vanità o l’apprezzamento per la qualità, ma ne aveva sostenuto l’elezione alla segreteria del Pri e lo difese sempre. Montanelli, che si diceva amico di Spadolini e Spadolini di lui (anche se tra egocentrici di quelle dimensioni è difficile capire il senso della parola amicizia) aveva spiegato una volta che tutti […]