Amendola targa prova

Roma dedica una targa a Giovanni Amendola, vittima del fascismo

Ieri, 22 ottobre, a Roma in Via di Porta Pinciana 6 è stata scoperta la lapide in memoria di Giovanni Amendola, vittima della persecuzione fascista. Lì Amendola ha vissuto insieme alla moglie Eva, i quattro figli, Giorgio, Ada, Antonio e Pietro, in un appartamento affittato dal grande matematico Vito Volterra, suo amico.

I condomini del palazzo Volterra hanno voluto ricordare il loro illustre coinquilino, proponendo al Comune di Roma di dedicargli una lapide a cento anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 7 aprile del 1926.

Fra gli interventi, molto emozionante quello del nipote Giovanni Battista Amendola, che porta il suo stesso nome. Ha ricordato le tre date in cui il nonno fu percosso dalle squadracce della polizia fascista, fino all’ultima avvenuta a Montecatini nel luglio del 1925, tanto grave da portarlo fino alla morte.

Anche Marta, giovane discendente dei Volterra, ha rievocato la stima e il grande affetto che circondava Amendola e ha ricordato che all’ingresso di questo palazzo si conservano anche due pietre d’inciampo a memoria di cittadini ebri deportati e uccisi nei campi di concentramento.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi esponenti della famiglie Amendola e Volterra, nonché del mondo politico e intellettuale, fra i quali l’assessore uscente alla Cultura, Miguel Gotor, il deputato del Pd, Giuseppe Provenzano, l’ex  ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, l’on. Giorgio La Malfa.

La commemorazione si è conclusa con il discorso del sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Con questa targa ha detto – Roma Capitale ricorda Giovanni Amendola, una figura straordinaria della democrazia italiana protagonista delle classi dirigenti liberali e democratiche che immaginavano un futuro diverso per il paese”.

Amendola, ha sottolineato Gualtieri, fu “un oppositore che da subito comprese la natura reazionaria, illiberale e totalitaria del fascismo e che contrastò con grande rigore e severità Mussolini e le sue leggi, sempre più antiliberali e antidemocratiche. Per questo fu oggetto di tante aggressioni fino a quella che gli risultò fatale e lo portò alla morte”.


Carlotta Tagliarini è nata e vive a Roma. Giornalista e corrispondente della ZDF, la televisione di Stato tedesca, ha collaborato e collabora con molte testate italiane e tedesche. Per la TV tedesca ha intervistato i più famosi giornalisti, politici, artisti, scrittori italiani. Ha, fra l’altro, filmato l’attentato al Papa, consegnato a tutte le televisioni mondiali, ed è l’autrice della prima intervista esclusiva a Bettino Craxi dopo la fuga in Tunisia. Le età dell’oro (Mondadori) è il suo primo libro.

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